Fondo documentario Ada Negri

L’attenzione per l’arte e per la storia culturale locale fa parte della mission della Fondazione Banca Popolare di Lodi che, fin dai primi anni della sua attività, si è prodigata per evitare che il materiale di proprietà degli eredi di Ada Negri venisse disperso in mille rivoli, al di fuori del territorio lodigiano. La Fondazione si è infatti mossa per far diventare proprio un tesoro nascosto, al fine di metterlo a disposizione della comunità, acquistando nel giugno del 2009 una prima parte dell’archivio conservato dagli eredi di Gianguido Scalfi, nipote, insieme a Donata, della poetessa lodigiana vissuta tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900. Si tratta di documentazione di altissimo valore storico che contiene centinaia di manoscritti, lettere, cartoline, dattiloscritti autografi di importanti personaggi dell’epoca tra cui Benito Mussolini, Fernando Agnoletti, Gustavo Balsamo Crivelli, Giulio Barsotti.

Nell’aprile del 2010 si è conclusa la cessione dell’ultima parte della documentazione della poetessa ed è stato completato l’archivio della Fondazione Banca Popolare di Lodi con tre lotti relativi agli ultimi documenti rimasti agli eredi (carteggio tra Ada Negri e Filippo Tommaso Marinetti ed altri, lettere di Margherita Sarfatti a Benito Mussolini, alcune comunicazioni di Benito Mussolini ad Ada Negri) e tre quadri, due dei quali donati alla poetessa dagli autori (incisione di Boccioni e tempera di Sironi), oltre a una tela ad olio del XVII secolo raffigurante l’immagine di una santa, acquistata dalla poetessa e a lei molto cara (questo quadro si trovava sopra la testata del suo letto).
A conclusione di quest’ultima cessione, grazie all’intervento della Fondazione BPL, veniva anche formalizzato un atto di donazione, all’Associazione “Poesia, la vita” di Lodi, della documentazione (costituita da oltre 5.000 pezzi) già affidata in comodato da Gianguido Scalfi, nel 1994.
L’operazione ha visto la Fondazione Banca Popolare di Lodi impegnata con un contributo economico rilevante, ma che ha consentito alla città e al territorio di beneficiare di una parte considerevole del patrimonio letterario della poetessa.
L’impegno successivo è stato quello di riunire, catalogare e digitalizzare tutto il materiale per renderlo fruibile: da alcuni anni ormai, tutto il fondo letterario di Ada Negri, di proprietà della Fondazione, è disponibile on line, attraverso il database MANUS che comprende la descrizione e le immagini digitalizzate dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private (http://manus.iccu.sbn.it/).

Per consultare il materiale digitalizzato dalla Fondazione BPL clicca qui.

La Fondazione ha inoltre stampato nel 2013 il racconto Favole a Donata, che era già stato pubblicato sul Corriere della Sera nel 1927, ma con un finale diverso rispetto a quello presente nel fondo letterario.
Sempre dal materiale digitalizzato e catalogato dalla Fondazione, a conclusione delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della scomparsa di Ada Negri, è stata tratta nel 2015 la pubblicazione Ada Negri a Gaione. Lettere (aprile-maggio 1944), corrispondenza inedita, molto intima, scritta nel breve “esilio” emiliano alcuni mesi prima della sua morte. Si tratta di un volume curato e realizzato da Cristina Tagliaferri, una delle catalogatrici del fondo, studiosa lodigiana che collabora con l’Università Cattolica di Milano.
Nell’ottobre 2018 la Fondazione BPL ha dato alle stampe un nuovo testo Fra le carte di Ada Negri. I Canti di Villasanta. La pubblicazione è il risultato del lavoro di ricerca e analisi, condotto dalla Tagliaferri, dei documenti di proprietà della Fondazione: qui la curatrice ha rinvenuto i testi originari delle liriche che sarebbero, successivamente, divenute parte della raccolta Vespertina della quale nel 2020 la stessa ha curato un’edizione critica sempre con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Lodi.

Nel 2020, la Fondazione Banca Popolare di Lodi ha contribuito alle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Ada Negri, anche partecipando al Comitato Organizzatore e mettendo a disposizione il proprio fondo archivistico.
Per il 2020 era stato definito e costruito un percorso celebrativo vario che intendeva offrire al pubblico un’immagine della scrittrice e poeta equilibrata e caratterizzata dal giusto spessore storico-critico.
Percorso che è iniziato con una mostra filografica, tra metà gennaio e fine febbraio 2020, nella sala espositiva Bipielle Arte, situata all’interno della piazza del centro direzionale del Banco BPM a Lodi. La mostra, curata dal dott. Tino Gipponi, scrittore e critico d’arte, nonché Presidente del Comitato Scientifico costituito per le celebrazioni, ha testimoniato in modo immediato e inequivocabile la rilevanza assunta e l’interesse che l’opera di Ada Negri aveva suscitato presso molte personalità a lei contemporanee.
La mostra e il convegno nazionale di studi scientifici, tenutosi nel foyer dell’auditorium Tiziano Zalli a Lodi il 15 febbraio 2020, sono diventati l’opportunità per presentare l’esperienza umana e artistica di Ada Negri, per diffonderne la conoscenza e sostenere le attività di ricerca attorno alla sua opera nel campo della letteratura italiana. Opera che si era proiettata in modo netto sullo sfondo nazionale del periodo storico, letterario, ma anche civile, attraversato nella sua vita, e messa in disparte verso la fine del secolo scorso.
L’obiettivo delle celebrazioni, interrotte a causa della pandemia, era quello di recuperare la figura di Ada Negri e riconquistare l’interesse per la sua produzione, affinché potesse godere di quella dignità che immeritatamente le è stata sottratta negli anni, dopo la sua scomparsa.

Nel 2022 la Fondazione ha contribuito all’uscita di una nuova pubblicazione di Tino Gipponi, critico d’arte, dedicata alla poesia in Ada Negri dal titolo Ada Negri poeta e scrittrice. Memorie giovanili.