Arte in Atrio
La Fondazione Banca Popolare di Lodi presenta la nuova edizione della rassegna Arte in Atrio con la mostra "La poetica della natura", di Dionisio Quèrques e Franco Marchesi. Inaugurazione giovedì 23 gennaio alle ore 17
a cura di Mario Quadraroli e Mario Diegoli
dal 23 gennaio al 19 marzo
Dionisio Quèrques
Aretino di Stia, dove è nato nel 1939; il nonno materno, lodigiano di Lodi Vecchio, dirigeva il lanificio del Casentino. Dionisio Quèrques, ex dirigente di un’importante industria lombarda, si dedica alla pittura da sempre, sull’esempio della madre Adelina, artista valente e affermata, allieva a Malta, dove studiava in istituto d’arte inglese, del Prof. Leone Ganado. A Milano all’accademia di Brera ha avuto come maestri, per il disegno Gianfilippo Usellini e, per la pittura, Umberto Vittorini, assistente del professore Carlo Carrà. Nel suo percorso artistico, particolarmente significativi, sono stati l’incontro a Parigi, nel 1967, e la frequentazione a Milano per molti anni, del pittore siciliano Giuseppe Spampinato (1900-1980). Dionisio Quèrques vive ora, da anni, in provincia di Pavia.
La genesi artistica di Dionisio è densa di episodi, di “casi esistenziali” filtrati dalla cultura ambientale e dall’educazione accademica. Esaminandola secondo il metro del “genere pittorico”, riconducibile a questo o quel filone, sarebbe procedimento senz’altro riduttivo. C’è, in Dionisio, nel suo rivelarsi come pittore, l’interesse per l’Impressionismo francese dell’Ottocento, che consiste in un’attitudine splendida a fissare la rapidità della sensazione e della visione, sintetizzandola col massimo vigore. (da uno scritto di Pier Antonio Manca, 21 maggio 2007)
Franco Marchesi
È nato a Lodi nel 1945 e, da sempre, si è interessato alla pittura con letture e visitando importanti mostre. Autodidatta ha cercato nella natura gli spunti per le sue opere, prediligendo gli “scorci” della sua terra. Ha partecipato a numerose mostre collettive, estemporanee e concorsi ottenendo lusinghieri riscontri e numerosi risultati. Importante è stata la frequentazione di Felice Vanelli e il sodalizio con Dionisio Quèrques e Pier Antonio Manca che hanno contribuito a colmare quei vuoti di nozioni tecniche facendolo uscire dai confini delle sue solite zone. Ha inoltre al suo attivo diverse mostre personali tra Lombardia e Toscana. Franco Marchesi vive e lavora a Cornegliano Laudense (Lodi).
La sua produzione rivela continuità di percorso e fedeltà alla sua terra, pur senza particolari versioni e visioni. La scelta della piena luce dimostra che Marchesi non è rimasto fermo, opponendo ai delicati effetti neoimpressionisti una pittura di gamma cromatica relativamente ridotta in composizioni perfettamente equilibrate, che emanano un’impressione di calma e di armonia e di atemporalità e un particolare intento di sintesi. Nella produzione non mancano peraltro lavori in cui egli abbandona le stesure piatte per l’intensità dei contrasti, per giocare sul tocco, sui toni e sul trattamento libero. Dal paesaggio al paesaggio il passo è lungo. (da uno scritto di Aldo Caserini su Forme ‘70, 28 aprile 2018)
Orari:
da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30;
venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 16;
sabato, domenica e festivi chiuso.
Ingresso libero
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