Mattonelle d’artista
Giovedì 4 maggio alle 17,30 apre la nuova edizione di Mattonelle d'artista dal titolo "Giochi di colore nell'acqua", con i corsisti di "Acquerello: la scuola di Gorlini" che interpretano le foto di Angelo Bocchioli. Fino al 13 settembre 2017 - Sede Fondazione BPL
Giochi di colore nell’acqua
Acquerello: la scuola di Gorlini
Angelo Gorlini nasce a Milano dove vive e lavora. Dopo aver sperimentato varie tecniche pittoriche, nei primi anni ‘70 rimane affascinato dall’acquerello. Entrato nell’A.I.A. (Associazione Italiana Acquerellisti), un sodalizio fondato con l’intento di divulgare questa forma artistica, ne diviene prima consigliere e, successivamente, Vice Presidente, Presidente e Presidente Onorario, continuando a condividere con artisti, galleristi, collezionisti ed amici questa grande passione, anche a livello internazionale. La passione per l’acquerello e il desiderio di trasmetterla, lo portano a concretizzare il suo sogno: una scuola, aperta a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa tecnica pittorica e a chi pur conoscendola, vuole arricchirsi di nuove esperienze. Come scrive il filosofo e critico d’arte Umberto Gavinelli, <<per il tipo di rapporto con gli allievi e per la concezione del suo ruolo, più che una scuola quello di Gorlini è un seminario. Sono sessioni di scambio e di arricchimento reciproco, che si tengono più volte all’anno, in cui la tecnica del maestro fa da riferimento. Gorlini è contro l’imposizione di schemi o di formule accademiche. Egli suggerisce le soluzioni tecniche ma lascia molto spazio all’entusiasmo e all’interpretazione di chi partecipa>>.
Angelo Bocchioli
Nasce a Lodi nel 1946. Fotoamatore, apprende i rudimenti della fotografia frequentando il Fotoclub Barbarossa, storico punto di incontro lodigiano per appassionati, in grande fermento negli anni ’70 e ’80. Dopo una prima esperienza con la fotografia in bianco e nero, della quale si occupa fino alla stampa, l’era del digitale dà una svolta al suo “occhio” fotografico. Attratto dalla natura nei suoi aspetti particolari, a volte infinitesimi, spesso trascurati nella fretta del vivere quotidiano, rivolge la sua sensibilità verso l’arte spontanea che l’ambiente offre, riuscendo a coglierne momenti altrimenti sconosciuti o, semplicemente, fermando attimi sui quali l’osservazione di norma non si fissa, ma va oltre, scivola via. Nascono così raccolte di foto che diventano lavori organici: dal primo “Passato presente”, storiche foto sulla vita dei pastori in montagna, alle più recenti tra le quali “Arte glaciale”, “Riflessi”, “Arte liquida”. Fino all’attuale “Linee fluttuanti”, presentata in questa mostra con la scuola di acquerello di Gorlini, nella quale i corsisti reinterpretano le sue immagini fotografiche.