Arte in Atrio

Dal 13 luglio la Fondazione Banca Popolare di Lodi ospita nell'atrio della propria sede operativa la mostra "L'emozione in uno scatto. Marocco 2018" con le fotografie di Gabriella Grazzani che catturano un istante di vita quotidiana di uomini e donne incontrati nel suo viaggio. Fino al 4 ottobre.

Arte in Atrio

a cura di Mario Quadraroli

L’arte di esporre una storia attraverso le immagini, l’utilizzo della fotografia per il suo potere di ricordare, di descrivere, di imprimere nella mente delle persone un avvenimento

 

LA FOTOGRAFIA DI GABRIELLA GRAZZANI
Appassionata di fotografia, inizia l’attività espositiva nei primi anni duemila.
Nel 2011 espone a Costanza, città gemellata con Lodi e nel 2013 inizia la sua partecipazione alla rassegna lodigiana Naturarte con “Flowers”, indagini sul mondo floreale.
Da anni orienta la sua ricerca nel mondo della natura con suggestive fotografie di paesaggio, ma è nel viaggio e nella scoperta di nuove realtà che realizza il desiderio di documentare, riflettere, comunicare.
Le sue immagini, da New York, dal Marocco, dall’Europa, senza scordare Lodi e l’Italia, sono il risultato di un’indagine fotografica che narra di genti, di centri storici, di grattacieli, ma anche di campi in fiore e di vegetazioni lussureggianti.
Riflessioni, emozioni, che l’artista ci trasmette e che si sono potute apprezzare nelle sue mostre, tra le quali ricordiamo quelle al Caffè Letterario, alla Biblioteca Comunale di Lodi, alla Fondazione Banca Popolare di Lodi (Mattonelle d’artista), al Soave di Codogno, a Palazzo Tagliaferro ad Andora (SV), a Costanza in Germania e a Fontainebleau in Francia.
Gabriella Grazzani fa parte del Gruppo A.C.A.V. Associazione Culturale per le Arti Visive, di Codogno, che riunisce oltre trenta artisti del Lodigiano.

L’EMOZIONE IN UNO SCATTO. Marocco 2018

Le foto di donne e uomini del Marocco fanno parte di un reportage di viaggio in camper nel 2018. Gabriella Grazzani ha colto i protagonisti delle sue fotografie nella loro quotidianità, catturando la spontaneità della vita reale delle persone che incontrava e per le quali provava empatia e solidarietà.

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