La fusione tra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana, già Banca Popolare di Lodi, avvenuta nel 2007, ha dato vita al Banco Popolare, che nel 2017 è diventato Banco BPM a seguito della fusione con Banca Popolare di Milano. Durante la fase degli accordi di fusione, il territorio lodigiano ha chiesto che nascesse un’apposita Fondazione, che avesse come finalità la realizzazione di interventi da concretizzarsi in determinati settori strategici: assistenza sociale e sanitaria, educazione, istruzione, culto, ricreazione, ricerca scientifica, ambiente.
Bandi e interventi diretti
Sono poi state definite le modalità specifiche con cui gestire l’erogazione delle risorse assegnate: partendo da un’iniziale ricognizione relativa ai macro bisogni del territorio, sono state individuate le caratteristiche che dovevano possedere i soggetti per accedere agli interventi della Fondazione e definite le tipologie di destinatari dei contributi. La forma attraverso cui raccogliere, selezionare e valutare i progetti richiedenti finanziamento è stata inizialmente quella del bando. All’inizio del 2009 è perciò stato emanato il primo bando per settori di intervento, che ha permesso alla Fondazione di individuare un numero significativo di soggetti del territorio a cui destinare le risorse disponibili. Dopo avere verificato che attraverso il solo strumento del bando la Fondazione non poteva rispondere ad alcune emergenze che nascevano dal territorio, è stata messa a punto la possibilità di operare attraverso interventi diretti.
Arte e territorio
A partire dal 2011, l’attenzione all’arte, alla cultura e alla storia del territorio ha portato la Fondazione ad allargare la sua attività in ambito artistico, occupandosi della gestione dello spazio espositivo Bipielle Arte, all’interno del centro direzionale della Banca, progettato da Renzo Piano, nel quale ha ospitato mostre di elevato livello qualitativo, apprezzate da un pubblico numeroso.
Anche la sede operativa della Fondazione, per i primi dieci anni presente in Piazza della Vittoria, era diventata uno spazio espositivo che ospitava nelle teche trasparenti del pavimento la rassegna “Mattonelle d’artista”.
Nell’aprile 2018 la sede operativa della Fondazione è stata trasferita nella piazza interna del Centro Direzionale Bipielle, denominata Spazio Tiziano Zalli. Le esposizioni artistiche proseguono anche nella nuova sede con la rassegna “Arte in atrio”.
La Fondazione ha inoltre sviluppato un progetto editoriale dedicato al patrimonio artistico, architettonico e culturale del Lodigiano, con una collana di volumi che si arricchisce annualmente.